La Bufera raccontata ai bambini
Quando sono arrivata a Murello, insegnante nella scuola elementare del paese, ho deciso di rileggere, per puro piacere personale, La Bufera di Edoardo Calandra, il romanzo ritenuto I Promessi Sposi piemontese, un capolavoro della letteratura italiana, ambientato in gran parte a in questo piccolo comune. Ciò che mi ha subito colpito e interessato sono state le innumerevoli e dettagliate descrizioni del centro storico, delle strade e delle campagne così come si presentavano alla fine del XVIII secolo. Questo libro, grazie anche alle minuziose e puntuali ricostruzioni degli eventi di quel periodo, è un preziosissimo documento e un’importante fonte storica.
Allora mi sono chiesta: “Perché non far conoscere La Bufera ai bambini?”
È evidente e innegabile che La Bufera non sia propriamente un libro per ragazzi. Al di là del fatto di essere stato scritto nell’800, con un registro linguistico improponibile agli alunni della Scuola Primaria, il contenuto stesso non si presta ad una lettura “leggera”.
Un aspetto però che mi ha attirato (e in un certo senso contagiato) è stato l’amore viscerale di Edoardo Calandra nei confronti del Piemonte, ma soprattutto di Murello e dei territori circostanti; un affetto profondo che lo lega a queste terre e che traspare, fino a diventare quasi tangibile, ad ogni pagina.
Queste considerazioni mi hanno convinta dell’importanza di far conoscere questo romanzo ai miei alunni, nonostante non fosse stato concepito per l’infanzia e, avendo la passione per la scrittura, l’idea di riscriverlo ha preso forma… D’altra parte le Indicazioni Nazionali propongono a noi insegnanti l’immagine di una scuola più aperta al territorio e attenta alla storia locale.
Riscrivere quest’opera è stato un lavoro lungo ma appassionante, iniziato forse per gioco e durato circa due anni; un progetto in cui ho creduto per il suo valore formativo e che comunque si è intrecciato con la mia vita, accompagnandomi per un tratto di strada. Il prodotto finale, pur fedele in tutto e per tutto all’originale, è un adattamento alleggerito delle lunghe descrizioni degli eventi storici, di cui Calandra era appassionato, proposto in un linguaggio modernizzato che ne semplifica la lettura e se è nato per i bambini nulla esclude che possa diventare una curiosa e stimolante lettura per adulti.
“È possibile insegnare qualsiasi contenuto in forma efficace e attraverso un processo intellettualmente onesto, a qualsiasi bambino, in qualunque stadio di sviluppo…”
(J. Bruner, psicologo dell’educazione)
"Non si possono realizzare appieno le possibilità del presente senza una profonda memoria e condivisione delle radici storiche."
(Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell'Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione)